Uffizi Levi

Aliano torna a Firenze, la città nella quale Carlo Levi ha scritto, fra l’inverno del 1943 e l’estate del 1944, “Cristo si è fermato a Eboli”. Questa volta si parlerà di Aliano agli Galleria degli Uffizi, uno dei musei più importanti del mondo. Lo racconterà il giornalista Nicola Coccia, premio Carlo Levi 2016 per il libro “L’arse argille consolerai: Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti”, pubblicato da Ets edizioni.
E’ stato proprio il direttore degli Uffizi, Eike Schmit, a voler dedicare la Giornata della Memoria a Carlo Levi, medico, pittore, scrittore, antifascista, membro del comitato toscano di Liberazione, direttore della “Nazione del popolo”, organo del Ctln. Quel giorno, il 26 gennaio, tutto parlerà di Aliano. A cominciare dal titolo dell’iniziativa, riportato sul manifesto: “Mi par d’essere caduto dal cielo, come una pietra in uno stagno”. Questa è la frase che Carlo Levi ha scritto nel “Cristo si è fermato a Eboli” e che si riferisce al suo arrivo a Aliano.
L’iniziativa, che comincia alle 9 nella biblioteca degli Uffizi, verrà aperta dal direttore Eike Schmit e da Claudio Di Benedetto, sempre della Galleria degli Uffizi. Porteranno il saluto Laura Forti della comunità ebraica, Antonella Lavorgna Presidente della Fondazione Carlo Levi, Roberto Ferrari della Regione Toscana e Matteo Mazzoni dell’Istituto storico della Resistenza Toscana.
Il primo intervento sarà proprio di Nicola Coccia che parlerà su questo tema: “Aliano-Firenze andata e ritorno”. Il giornalista era ad Aliano anche lo scorso mese di dicembre. Era stato invitato a tenere conferenze al Centro Rocco Scotellaro di Tricarico, alla biblioteca di Stigliano, al teatro di Gallicchio e all’istituto di istruzione superiore di Bernalda-Ferrandina.
Dopo di lui parlerà la presidente della Fondazione Carlo Levi, Antonella Lavorgna: “Con la pittura sono andato scoprendo me stesso, con la scrittura il mondo: Carlo Levi tra pittura e scrittura”. Seguiranno poi gli interventi di Filippo Benfante (“Quel giorno i dieci bollivano di sdegno” Il Comitato toscano di Liberazione nazionale e Firenze nell’Orologio) e Simonella Condemi (“Carlo Levi agli Uffizi”).

Sul manifesto dell’iniziativa c’è un bellissimo autoritratto di Carlo Levi, custodito agli Uffizi.

 

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